Mai come in questo periodo si parla del patrimonio commerciale, o non, della chiesa.
Tutto quello che non si sa, o che non si vuole veramente sapere, è a quanto ammonta effettivamente il “tesoro fatto di muri” del vaticano sparso in giro per l’Italia e nel mondo..
Scuole private con dormitorio per le “bimbe di papà” d’inverno a fior di rette, poi camere per turisti d’estate, ospedali privati e centri sanitari, oratori trasformati in palestre, ville e palazzi convertiti in alberghi, case per ferie, case di riposo…………..
Basta una piccola cripta all’interno, e voilà, diventa un luogo di culto, ossia “non esclusivamente commerciale” e questo permette all’immobile di chiamarsi “esentasse”!
La chiesa ortodossa ha messo a disposizione il suo patrimonio per salvare la Grecia, da noi si sono limitati a sottolineare che la manovra del governo “non è equa”!
In un momento difficile come quello che viviamo, torna alla memoria la grande crisi finanziaria causata dalla terza guerra di indipendenza, quando con il regio decreto del luglio 1866, i beni patrimoniali delle enti religiose furono requisite dallo stato.
Oggi magari non aspiriamo a tanto, ma di sicuro non si può evadere anche le tasse sempre in nome di….
Emilia Sirbu
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