Mentre l’UE tentenna per concedere gli aiuti alla Grecia, il
popolo greco viene spremuto fino al midollo dalle tante misure di austerità
imposte.
L’ultima manovra è stata approvata il 12 febbraio tra le
proteste dei greci davanti a quel parlamento che loro vedono illegittimo, una
manovra cha va a togliere anche quel poco rimasto ai cittadini.
Ciò che resta, per quanto ancora non si sa, è il grido di
ribellione contro il governo e la madre Europa, un grido dal sapore acre, tra
un respiro e l’altro, soffocato anche questo dai fumogeni ed i lacrimogeni.
Ma il popolo greco resiste, e scende in piazza malgrado tutto,
perché sa che è solo questo che li rimane, arrabbiati nel vedere la madre
Europa che abbandona i suoi figli, che li lascia allo sbando degli speculatori,
dell’alta finanza, degli interessi delle banche, una madre che dimentica dov’è
lei stessa è nata….
Ed i “grandi” nei loro uffici ovattati, lontani dalla realtà, ci
pensano, sono nel dubbio, i “ma” ed i “se” li trattengono nell’approvare e
distribuire i 130 miliardi, la tranche di aiuti che servono alla Grecia, e si
parte con le peggiori idee pur di assicurarsi il ritorno di questi soldi,
perché non ci devono rimettere, loro…. O forse…stanno solo valutando se
lasciarla fallire adesso oppure prolungare l’agonia, perché in fondo lo sanno che
questi soldi non basteranno a sollevarle le sorti, e allora ci sarà bisogno di
un’altra manovra, ma non ci saranno più risorse…i greci non avranno più nulla
da regalare a questa grande Europa unita e solidale!
Emilia