Mentre i popoli dormono sognando tranquilli
(ma anche no), le grandi menti sono sveglie giorno e notte, e nelle stanze in
quel di Bruxelles, cercano soluzioni sulla grave crisi che ha colpito
l’eurozona.
Già dal dicembre 2010 il consiglio europeo
concorda sul bisogno di mettere al riparo i propri stati dall’altalena
finanziaria che minaccia la serenità dei mercati nell’aria dell’euro, e quindi nascono
le prime bozze per un nuovo (l’ennesimo) trattato di stabilità finanziaria…
passando dal FESF, fondo europeo di stabilità finanziaria, insieme al EFSM,
meccanismo di stabilizzazione finanziaria, si mette tutto nel frullatore ed
esce fuori il MES, meccanismo di stabilità finanziaria che assume il compito
dei precedenti nell’assistenza finanziaria agli stati membri……devo riconoscere
che un po’ mi sono persa….
Arriva cosi a marzo 2011 la prima modifica
nel trattato di Lisbona, art 136 "Gli Stati
membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da
attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità dell'intera zona
euro. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito
del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità.", che in
seguito, più precisamente a luglio 2011, i stessi cambiano con mera ipocrisia
le parole “rigorosa condizionalità” con “accrescere la flessibilità legata a un’adeguata
condizionalità”…. A dicembre 2011 si decide di procedere in questa ottica di
rafforzamento delle politiche economiche internazionali e a decorrere dal 1
marzo 2013 il MES inizierà a fare il suo dovere (?)…. Ma cos’è veramente il MES e quale il suo
compito?
Il MES è un’ istituzione finanziaria con
l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario alla zona euro, a condizioni
rigorose, attraverso la mobilizzazione di risorse finanziarie al fine di
salvaguardare la stabilità e coopera insieme al FMI (fondo
monetario internazionale) e alla BCE. Inoltre tutti i membri (stati) della zona
euro diventano membri (o parte contraente) del MES. Il MES ha lo status di
creditore privilegiato e nel caso di un’assistenza finanziaria (prestito) ad un
membro (stato), la concessione sarà compresa di costi operativi e di
finanziamento con un margine adeguato, ed i tassi di interesse sono decisi e
possono anche essere rivisti dal consiglio dei governatori, cosi come gli
strumenti di assistenza finanziaria. Dotato di piena personalità giuridica, il
MES ha la capacità giuridica di acquisire e alienare beni mobili e immobili e
stipulare contratti o di acquisire titoli di stato emessi sul mercato da un
membro (stato). Il MES è autorizzato ad indebitarsi sui mercati di capitali con
le banche o istituzioni finanziarie, e a utilizzare parte dei profitti rivenienti dai
suoi investimenti per la copertura dei propri costi operativi ed amministrativi.
La sua sede è a Lussemburgo, ma puo
istituire un ufficio di collegamento a Bruxelles e nel territorio di ogni suo
membro (stato) e li sono conferiti lo status giuridico, i privilegi e le
immunità. I beni, le disponibilità e le
proprietà del MES ovunque si trovino, godono dell’immunità da ogni forma di
giurisdizione e non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro,
confisca o esproprio. Gli archivi e tutti i documenti del MES sono inviolabili
cosi come i suoi locali. I membri o gli ex membri e personale MES, sono tenuti
al segreto professionale, anche dopo la cessazione delle loro funzioni.
Nell’ambito delle sua attività istituzionali, il MES, i suoi attivi, le sue
entrate, beni o operazioni e transazioni sono esenti da qualsiasi imposta. Le
controversie tra le parti contraenti (membri = stati) ed il MES, passano alla
Corte di giustizia dell’unione europea.
Il MES è composto da un consiglio di
governatori, un consiglio di amministrazione e un direttore generale. Ogni
membro (stato) nomina un governatore e un governatore supplente, ed il
governatore deve far parte del governo del membro (stato) e sia responsabile
delle finanze. Il governatore a sua volta nomina un amministratore e un
amministratore supplente, persone dotate nel campo economico-finanziario. In
fine, il direttore generale, nominato dal consiglio dei governatori, è il capo del personale del MES ed il suo
rappresentante legale. Le decisioni del consiglio dei governatori sono adottate
di comune accordo e comunque con il 80% della maggioranza. Il numero dei
diritti di voto di ciascun membro (stato) è pari alle quote assegnate. In caso di mancato pagamento di uno dei
membri (stato), il membro non potrà esercitare il suo diritto di voto. Il
consiglio di governatori, ogni 5 anni valuta lo stock di capitale iniziale, e
se serve puo’ modificarlo per aumentare la capacità erogabile del MES. Inoltre
puo’ prendere decisioni sulle azioni da intraprendere verso il membro (stato)
per recuperare eventuali importi non pagati e chiedere l’interessi di mora
sull’importo dovuto. Quando un membro (stato) del MES non procede al pagamento,
il MES fa un nuova domanda di capitale indirizzata a tutti i membri (stati) al
fine di ricevere l’importo totale del capitale necessario. Il consiglio dei
governatori istituisce un fondo di riserva con i ricavi delle operazioni del
MES ed i proventi rivenienti dalle sanzioni finanziarie irrigate ai membri
(stati). In veste di osservatori, alle riunioni del consiglio dei governatori,
possono partecipare anche Il membro della Commissione Europea
responsabile degli Affari economici e monetari, il Presidente del Gruppo Euro e
il Presidente della Banca Centrale Europea.
Nel caso in cui, uno membro (stato) necessità di ricevere
assistenza finanziaria (prestito), ha comunque l’obbligo di versare la sua
parte di capitale. Il consiglio dei governatori puo’ in ogni momento richiedere
al membro (stato) in situazione di inadempienza, di versare il suo capitale
entro 7 giorni dalla data di ricevuta richiesta.
Se un membro (stato) fa domanda di assistenza finanziaria, la
domanda viene valutata su richiesta del presidente del consiglio dei
governatori, dalla Commissione europea insieme alla BCE, per capire se c’è un
vero rischio di instabilità, la sostenibilità del debito pubblico del membro
(stato) che fa la domanda e le effettive esigenze finanziarie del membro
(stato). Il MES nell’ambito del sostegno di stabilità, istituisce un idoneo
sistema di avviso per garantire tempestivamente il rimborso degli importi
dovuti, e la Commissione europea insieme alla BCE ha il compito di monitorare
che il membro (stato) rispetti le condizioni di rimborso.
In poche parole, e sempre se, da profana in materia, ho
interpretato bene il trattato, il futuro MES non è altro che una specie di
“carta revolving” all’incontrario…. Io, Stato /membro, socio con le mie quote
del MES (in caso dell’Italia socio al 17,91%, dopo la Germania con 27,14% e
Francia con 20,38%), ti anticipo un X importo di capitale nel arco di 5 anni in
5 rate, che invece è senza limiti visto che l’importo iniziale è modificabile
(art 10 del trattato). Nel caso in cui ho bisogno di liquidità, chiedo al MES i
soldi che li ho anticipato (o solo una parte), ed il MES si riserva insieme
alla BCE e FMI di prestarmeli, con tassi di interesse calcolati al momento in
base alla mia criticità finanziaria (tassi che possono aumentare) e decide
anche gli strumenti finanziari adatti a me (Stato) con relativi costi, il piano
rimborso e la data di scadenza di ogni rimborso…..(mi sembra quasi fiditalia
con una marcia in più…)
Nel contempo, malgrado i miei problemi finanziari come Stato,
devo versare oltre alle rate del prestito, anche la mia rata di capitale
iniziale al MES (rata che anche essa puo’ aumentare), il quale in caso di
inadempimento è autorizzato a chiedermeli ed io (Stato) obbligato a versarle in
7 giorni, con tanto di mora. In più, io Stato, non posso rivalermi sul MES in
quanto ha l’immunità ed quindi non sotto la mia giurisdizione anche se il MES
ha sede nel mio territorio….
In
pratica diventiamo tutti degli schiavi di una tirannide dove il MES è l'organo
economico e, guarda caso, si va sempre più a completare questo insieme di
operazioni dove il fine è semplicemente poter fare come vogliono senza che
nessuno possa minimamente contestarli, in quanto nessuno potrà minimamente
vedere cosa e soprattutto come fanno le cose.
Emilia
Emilia