Forti leggere
silenziose ali
spingono,
su vorticosa
indifferenza
d’un vento
criminale.
Implosione
di un Paese
tormentato
da sete
di giustizia
giusta
e mai resa.
Sfatta
celebrazione
di se stessa.
Assolversi
vivere
morire.
scivolano
come spade
sorde al dolore,
s’addentrano
nell’ orripilante
corpo
disfatto,
partorito
putrido
malvagio
da madre
sanguinaria
e assassina.
Non chiedere più,
tempo…
al tempo.
Non vi sarà buio,
né un limite…
al confine.
Salvatore
Azzaro
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