giovedì 8 dicembre 2011

Rete europea per l'acqua bene comune


Il 10 e 11 dicembre si terrà a Napoli l'assemblea "Verso la costruzione della rete europea per l'acqua bene comune", cui prenderanno parte attivisti per l'acqua bene comune provenienti da tutta Europa. 
 L'obiettivo dell'incontro è avviare il processo di costituzione di una rete europea che metta assieme – in uno spazio comune - tutti i movimenti, le associazioni, i sindacati e i gruppi sociali che lottano in Europa per l'acqua bene comune. Una rete che possa  definire una "piattaforma condivisa", ossia gli elementi di fondo di un'azione e di un progetto comune, identificando di volta in volta campagne e strumenti da adottare, come ad esempio l' ICE. 
Crediamo che dalla crisi non possa esserci un'uscita di tipo finanziario. Tantomeno pensiamo che le ricette neoliberiste e privatrizzatrici che ci hanno portato al disastro possano rappresentare in alcun modo una soluzione ai problemi sociali ed economici in cui versa l'Europa. Al contrario, proprio il governo partecipato dei beni comuni fondamentali, a partire dall'acqua, è una chiave di volta fondamentale per assicurare a tutti l'accesso a beni vitali essenziali, per ridefinire un nuovo modello sociale   
europeo, per costruire le basi di un'altra economia, sociale e solidale, e di un' Europa dei diritti e dei beni comuni, lasciandoci alle spalle con la crisi anche l'Europa del mercato e della competizione. 

cultura ed istruzione

McCurry, l'Italia e l'Oriente


Al Macro un maestro del clic

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           
                                                                                                                                                                                                                                                                                           Roma, una grande mostra celebra una leggenda della fotografia contemporanea, il "Cartier Bresson a colori". Oltre duecento scatti raccontano tutti i suoi viaggi, compreso l'ultimo, in Italia. 
Steve McCurry ,uno dei più grandi fotografi viventi, americano di Philadelphia, classe '50, firma di punta di riviste prestigiose come National Geographic, Time, Life, inviato da trent'anni a documentare l'universo Oriente, tra guerre, povertà, misticismi e natura, sfoggia per la prima volta i lavori più recenti, dal 2009 al 2011, tra buddhismo, Cuba, Birmania, fino all'Italia. Un omaggio frutto di sei mesi di indagini tra città e regioni in occasione dei 150anni dall'Unità.

Con questa mostra ho avuto la possibilità di raccontare l'Italia con foto inedite.  
Si potrebbe cominciare a parlare della bellezza dell'Italia, ma non vorrei che suonasse come un cliché. L'Italia è probabilmente il paese dove il senso della bellezza è più evidente, perché tutto qui sembra un pezzo d'arte. Io non ho cercato la bellezza canonica, da cartolina. Ci sono luoghi fotografati milioni di volte, la grande sfida è stata quella di cercare di mostrare qualcosa di nuovo su luoghi bellissimi. Venezia è una gemma, un concentrato di arte.(da Repubblica)

La Monna Lisa del Novecento- La bambina afghana è il suo capolavoro.
Nel 1984 ero in Afghanistan, in un campo profughi, e stavo visitando una scuola femminile. Vidi questa bambina, in un angolo, aveva degli occhi brillanti. Per lei era la prima volta che incontrava uno straniero, ed era la prima volta che veniva fotografata da qualcuno. Lei era orfana, rifugiata. Mi guardava in modo curioso, anche perché non riuscivo a parlare la sua lingua. Era una sitazione in cui tanti elementi diversi si sono combinati tra loro. La sua espressione racchiude tutto il senso: lei era se stessa, aveva esattamente quello sguardo, non rideva, non piangeva, non si arrabbiava, era assolutamente se stessa. E' una foto  impossibile da rifare. Semplice ma potente.( da Repubblica) 



"Steve McCurry", dal 3 dicembre al 29 aprile 2012, Macro Testaccio La Pelanda, piazza Orazio Giustiniani 4, Roma. Organizzazione: Civita.
Orari: martedì-domenica 15-23. 
Ingresso €10, ridotto €8.
Informazioni: 06671070443, 060608

Notizie dai Fronti


AMBIENTEVALSUSA

7 dicembre 2011


LA RESISTENZA CONTINUA... Programma della manifestazione.              
8 DICEMBRE 2005 VENAUS... 8 DICEMBRE 2011 CHIOMONTE 
Reti, muri, forze dell’ordine non ci fermano e non ci fermeranno. 
CONTINUIAMO A DENUNCIARE E A OPPORCI PACIFICAMENTE E CON DETERMINAZIONE ALLA VERGOGNOSA MILITARIZZAZIONE DELLA VALLE CHE DAL 27 GIUGNO 2011 COSTA AGLI ITALIANI ALMENO 90.000 EURO AL GIORNO!
SEI ANNI FA I CITTADINI RICONQUISTAVANO VENAUS, ED OGGI IL MOVIMENTO  RISPONDE ANCORA E SEMPRE PIU' FORTE NO TAV CON 4 GIORNI DI IMPEGNO, PRESENZA, LOTTA ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA VALLE OPPOSIZIONE AL CANTIERE DELLA MADDALENA DI CHIOMONTE ED AL "SITO DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE".
La "manovra Monti" stringerà tutti noi nella morsa del debito, ma quel debito non ci appartiene. Quel debito è stato prodotto in gran parte proprio dalle Grandi Opere a cui ci opponiamo, è stato prodotto dal malaffare, dalle tangenti, dall'abbandono scientifico del territorio, dei beni comuni da parte dello Stato, che con la scusa dell'urgenza impone poi con la forza opere inutili ed inceneritori, che puzzano di spreco e corruzione, di politica marcia. Purtroppo il decreto Monti continua su questa strada
Decreto Monti leggi il provvedimento complessivo.
Monti ed i suoi ministri sono figli del vecchio sistema, nessun taglio alle spese militari, nessun risparmio sui costi della politica. Poco o nulla a carico di chi ha i patrimoni, di quelli che hanno i capitali all'estero o li hanno fatti rientrare. A pagare i lavoratori, quelli che non possono evadere, quelli che si sono risparmiati quattro mura, gli imprenditori onesti. Niente tagli alle opere inutili.
Il TAV a cui ci opponiamo in questa 4 giorni è l’opera più inutile, insostenibile, devastante, complessa e costosa mai immaginata. Loro lo sanno! E proprio per questo la vogliono! E' l'affare del secolo per i corrotti, le banche, la politica... la Salerno Reggio Calabria del Nord! Non importa fare in fretta, l'importante è partire, appaltare, scavare nella montagna alla ricerca del loro tesoro...
 A preventivo è stato certificato che costerebbe 1300 euro al centimetro, ma si sa già che se mai riuscissero a realizzarla il suo costo sarebbe almeno di 5000 euro al centimetro. QUESTO NON E' SVILUPPO, POICHE' LA LINEA ESISTENTE E' UTILIZZATA PER MENO DI 1/3 DELLA SUA CAPACITA'. IL RISCHIO URANIO ED AMIANTO E' TROPPO ALTO PER BUCARE QUELLE MONTAGNE, 50 GRADI CENTIGRADI DI CALORE NELLE ROCCE DA PERFORARE, MILIONI DI METRI CUBI DI ACQUA POTABILE DISPERSA, ma politicanti, banchieri, burocrati, mafiosi ed imprenditori scaltri non vedono l'ora di partire. 
SI METTANO L'ANIMA IN PACE, DI QUI NON PASSERANNO MAI. 
I contribuenti, che in questi giorni vengono tartassati, i lavoratori che dovranno aspettare 66 anni di età per lasciare il posto ai propri figli, i giovani studenti che non hanno speranze e che devono andarsene dall'Italia per cercare un lavoro sappiano che QUI IN VALLE DI SUSA CI SI OPPONE ALLO SPRECO ANCHE PER LORO: SPRECHI E GIUSTIZIA SOCIALE NON SONO COMPATIBILI. Il TAV in valle di Susa costerebbe come minimo 20 miliardi di euro, proprio quelli che tolgono alle pensioni, debiti addossati alle nuove generazioni, proprio quelle che non hanno futuro! FERMIAMOLI!
Circondiamo le loro inutili reti, facendo pressione intorno ai luoghi simbolo della connivenza tra (mal)affari e politica, con atti di disobbedienza civile che sono una garanzia per il futuro di tutto il paese. Protestiamo contro chi collabora attivamente alla militarizzazione, come la Sitaf che ha consentito l’apertura in autostrada di un corridoio per il passaggio dei militari e delle ruspe, diminuendo la sicurezza dell'arteria e aumentando contemporaneamente i pedaggi autostradali.


    
La redazione: Ambiente Valsusa


Scrivi a: info@ambientevalsusa.it